Quiet Departure | Chasing Spaces

Il primo brano è concluso. Il primo di 5 (forse 6) che saranno contenuti nel mio primo album “Chasing Spaces”. Un brano un po’ lontano da quello che poi sarà invece lo stile funk, o come l’ho ribattezzato io “Cosmic Funk”, del progetto completo.
In questo brano, pur non contenendo una parte di basso tradizionale vera e propria, sono chiari i riferimenti al lavoro di Eberhard Weber (con le dovute e siderali distanze ), uno dei contrabbassisti che mi hanno influenzato di piùnella mia vita musicale.
Questo brano doveva essere sostanzialmente un brano unico composto da più sezioni unite tra loro e con la durata di un intero cd. Una sorta di brano “concept album”. Idee successive mi hanno indotto a spezzarlo, includendo solo le prime 2 parti con un unico titolo “Quiet Departure”. Quella che doveva essere la terza parte, in fase di registrazione, sarà armonicamente legata ma diventerà un brano a sé stante.

Un piccolo aneddoto: a dirla tutta, una parte di basso fretless era stata contemplata e suonata, ma poi sostituita con la parte di corno inglese. Il timbro del basso si impastava troppo con il tappeto sonoro e non dava lo stesso risultato. Ironico come la prima traccia dell’album sia senza un basso. Stranezze da bassisti! 

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Quiet Departure | Chasing Spaces

Il primo brano è concluso. Il primo di 5 (forse 6) che saranno contenuti nel mio primo album “Chasing Spaces”. Un brano un po’ lontano da quello che poi sarà invece lo stile funk, o come l’ho ribattezzato io “Cosmic Funk”, del progetto completo.
In questo brano, pur non contenendo una parte di basso tradizionale vera e propria, sono chiari i riferimenti al lavoro di Eberhard Weber (con le dovute e siderali distanze ), uno dei contrabbassisti che mi hanno influenzato di piùnella mia vita musicale.
Questo brano doveva essere sostanzialmente un brano unico composto da più sezioni unite tra loro e con la durata di un intero cd. Una sorta di brano “concept album”. Idee successive mi hanno indotto a spezzarlo, includendo solo le prime 2 parti con un unico titolo “Quiet Departure”. Quella che doveva essere la terza parte, in fase di registrazione, sarà armonicamente legata ma diventerà un brano a sé stante.

Un piccolo aneddoto: a dirla tutta, una parte di basso fretless era stata contemplata e suonata, ma poi sostituita con la parte di corno inglese. Il timbro del basso si impastava troppo con il tappeto sonoro e non dava lo stesso risultato. Ironico come la prima traccia dell’album sia senza un basso. Stranezze da bassisti!